la tradizione del matrimonio ebraico romano
Era una mattina come tante durante la settimana con il solito caos tra laboratorio e boutique, quando suonò il campanello ed aprimmo le porte ad una ragazza che timidamente disse: “Ciao, mi chiamo Sharon, lavoro qui accanto al Pitigliani e visto che passo sempre davanti alle vostre vetrine e vedo cose bellissime, oggi ho deciso di fermarmi perché l’anno prossimo mi sposo!”
La ricerca degli elementi di un matrimonio ebraico è spesso concentrata sulla definizione del dettaglio perfetto, ma a volte gioca un fattore determinante anche il caso.
La felicità, le aspettative, i sogni e i desideri che riponeva in questo giorno così speciale si leggevano facilmente negli occhi di questa ragazza: lei era un misto di emozione e felicità e, poco dopo, scoprimmo che in realtà conoscevamo già lo Sposo e la sua famiglia.
visto che passo sempre davanti alle vostre vetrine e vedo cose bellissime, oggi ho deciso di fermarmi perché l’anno prossimo mi sposo!
Nacque da subito una grande complicità, e capimmo che il matrimonio di Gianluca e Sharon aveva bisogno di un progetto unico, qualcosa di mai realizzato creato esclusivamente per loro. Così, tra il romanticismo di Lei e le mille idee e sorprese di Lui prese forma un evento meraviglioso.
Dal Tempio Maggiore di Roma a Villa Miani: ecco la logistica di un matrimonio da ricordare.
E’ stata una serata ricca di scenografie strabilianti e molto divertimento, caratterizzata dalle emozioni che Gianluca e Sharon hanno saputo trasmettere in ogni momento dalla cerimonia al Tempio Maggiore fino ai coinvolgenti balli nel “Prato Guardaroma” di Villa Miani, spazio che ha ospitato il placè dei tavoli.
Un percorso di avvicinamento entusiasmante ed avvincente, fatto di tane idee, tanti elementi da sistemare nello scacchiere della wedding coordinator, e una grande festa: l’incrocio perfetto tra a tradizione del matrimonio ebraico romano e le contemporanee wedding parties delle casate romane.